Mi chiamo Chiara, e sono una professoressa di letteratura. Sono sposata con Davide da sei anni, e fino a poco tempo fa, pensavo di avere tutto sotto controllo. Ma più il tempo passava, più mi rendevo conto che nel mio matrimonio qualcosa mancava. Davide è un uomo buono, stabile, ma… io volevo fare cose a letto che lui non voleva e che non capiva.
Sono sempre stata molto curiosa, a tal punto da lavorare di nascosto come ragazza di un telefono erotico perché mi piace far godere gli uomini e mi fa sentire desiderata, anche se a Davide non l’ho mai detto.
Sesso con il mio collega e l’alunno
Da qualche mese ho iniziato a lavorare in una scuola superiore e devo dire che le fantasie vanno a gonfie vele.
Ho incontrato Marco, un giovane insegnante di storia. Bello, affascinante e con una passione che rispecchia la mia, spesso infatti mi prende in giro e fa battute su di me ma io lo vedo come mi guarda e credo che non mi saprebbe mai resistere. Abbiamo iniziato a parlare sempre di più durante le pause… finché, un giorno, dopo la lezione, siamo rimasti soli nell’aula professori.
Non saprei dire come, ma la conversazione era sempre più intima. Lui mi guardava in un modo che mi faceva sentire desiderata, viva. E quando finalmente mi ha baciata, non l’ho fermato anzi gli sono saltata addosso e l’ho spogliato proprio come faccio con la fantasia alle mie linee erotiche.
Ma non era tutto, un nostro alunno, Matteo, ci aveva visti. Aveva assistito a tutto da una finestra. E qualche giorno dopo, mi si è avvicinato. Mi ha detto che sapeva quello che avevo fatto e che avrebbe potuto raccontarlo se non avessi fatto con lui le stesse cose che avevo fatto con Marco. All’inizio mi sono arrabbiata, ma poi l’ho guardato bene ed ho ceduto. Infine non era poi tanto piccolo era comunque un diciottenne ed un esperienza con una donna più grande poteva solo che fargli bene.
Inoltre sono abituata a ricevere chiamate da ragazzi molto giovani che vogliono divertirsi con me ai numeri erotici.