Ora vi racconto una storia erotica spinta realmente accaduta.
Sono Sara, e sono sposata con Giacomo da cinque anni. Dall’esterno sembriamo la coppia perfetta: una bella casa, amici meravigliosi e una vita serena. Ma se solo sapesse cosa succede davvero nella mia testa.
Quando lui non c’è vado in camera e gioco con i miei vibratori mentre lavoro in un call center erotico e da esperta milf faccio godere gli uomini al telefono.
Lui pensa che io guadagni vendendo prodotti cosmetici online ma in realtà masturbo gli uomini telefonicamente.
Giacomo è sempre al lavoro, sempre fuori. E quando è a casa, è come se non ci fosse. Non parliamo più, non ci guardiamo più come prima. In sintesi io mi sento sola. Desiderata da nessuno.
In ginocchio per un doppio pompino
Una sera, Giacomo ha organizzato una cena con i suoi due migliori amici, Marco e Alessandro. Ci conosciamo da sempre, sono come una famiglia per noi. Ma quella sera; quella sera è stato diverso. Giacomo, stanco morto, è andato a letto presto. Io sono rimasta in soggiorno con Marco e Alessandro a parlare e bere vino. All’inizio era tutto normale, ma poi il clima è cambiato. Marco ha iniziato a farmi complimenti che erano più di quello che si fa per semplice amicizia. Anche Alessandro era più vicino di quanto non fosse mai stato.
Forse era il vino, forse era solo il bisogno disperato di sentirmi desiderata. Ma quando entrambi hanno iniziato a sfiorarmi, non ho detto di no.
Mi sentivo desiderata come quando faccio le chiamate erotiche così ho voluto divertirmi e farli godere come faccio anche quando ai telefoni erotici divento la puttana di turno.
Mi sono inginocchiata davanti a loro ho alzato la testa e li ho guardati negli occhi, poi abbassando lo sguardo ho notato che erano entrambi eccitati, il pacco pantaloni era gonfio e pronto per farsi aprire, non ho esitato un instante ho abbassato le cerniere e gli slip e sono esplosi due cazzi gonfi pronti a penetrare la mia bocca ora avida nell’assaggiarli entrambi.
Ho pensato è la prima volta che faccio un pompino doppio e prima uno e poi l’altro e poi alternativamente li ho presi in bocca e così inginocchiata ho sentito la mia vagina inumidirsi dall’eccitazione e mentre spompinavo l’uno e l’altro ho iniziato a toccarmi e penetrarmi con le mie dita. E’ stato un crescendo e siamo arrivati all’orgasmo quasi in contemporanea tutti e tre; mi sono rialzata e sono andata in bagno perché il mio viso era stato inondato di piacere ovunque.
Sono riuscita e loro già rivestiti e composti seduti sul divano mi hanno sorriso soddisfatti. Ci siamo bevuti un altro bicchiere di buon vino e poi ci siamo salutati come non fosse successo nulla.
Il mattino dopo, Giacomo si è svegliato come se niente fosse, ignaro di ciò che era accaduto è andato al lavoro mentre io immaginavo di essere ancora li inginocchiata davanti agli arnesi di Marco e Alessandro.