Storie erotiche 1: “La moglie del capo”

Elisa era la moglie del mio capo e anche se avanti con gli anni, era ancora una bellissima donna , alta mora con un bel seno e due bellissime gambe. Ovviamente non avevo mai provato a corteggiarla anche se, abitando vicino alla sua casa, avevo molte occasioni di vederla. Spesso la incontravo per strada, mentre si recava al supermercato per fare la spesa, sempre vestita elegante con tailleur e calze nere velate. Il marito era molto geloso e non la portava quasi mai al lavoro con lui. Preferiva farla rimanere in casa dove aveva la certezza che nessuno l’avrebbe infastidita. Dopo alcuni lavoretti fatti nel giardino del loro villino (il marito è un vero imbranato per i lavori domestici) la fiducia nei miei confronti stava aumentando e venivo spesso invitato a lavorare nella loro casa. Non mi potevo rifiutare anche perché spesso la moglie era sola in casa e solo a vederla mi ricompensava della fatica che facevo. Elisa mi offriva sempre un caffè o una bibita fresca accompagnata quasi sempre da una carezza sul viso esclamando “sei veramente un bravo ragazzo”. Io avevo voglia di allungare le mani sul suo corpo, ma capivo che avrebbe significato il mio licenziamento! Dovevo attendere le sue mosse. Oramai l’amicizia con la sua famiglia era tale che aveva coinvolto anche mia moglie. Così il giorno della comunione di mio figlio, trovammo naturale invitarli alla cerimonia. Il mio capo sempre puntuale si presentò in chiesa, ma non vedendo Elisa, mia moglie gli chiese dove era. Lui rispose che era ancora in casa a prepararsi. Dopo circa mezz’ora, il mio capo si avvicinò a me e chiese se con la mia auto potevo andarla a prendere, perché lui era venuto a piedi, visto la vicinanza della chiesa alle nostre case. Io ancora non lo sapevo ma quella sarebbe stata l’occasione giusta per avvicinare Elisa come volevo. Andai a casa sua e citofonai, lei rispose subito e sentii chiaramente la sua voce affannata. Mi fece salire in casa perché non era ancora pronta.

La moglie del capo

La moglie del capo

Aprì la porta in accappatoio!.. e non pensandoci subito mi venne un gesto di fastidio per questo ritardo! Avrei perso la cerimonia di mio figlio! Lei si accorse dal mio viso che ero contrariato e così provò a giustificarsi, dicendomi che era al telefono con la sorella non accorgendosi che stava facendo tardi. Parlava e camminava facendomi segno di seguirla, ci trovammo in camera da letto e lei sena dirmi nulla si tolse l’accappatoio rimanendo completamente nuda. Non ti spogli? Domandò con una espressione che diceva tutto! Mi ritrovai sopra di lei baciandola e accarezzandole le grosse tette già turgide. Lei ricambiava da vera porca con la sua bocca sembrava volermi mangiare. Io mi staccai per un attimo e le chiesi come facciamo con tuo marito? Tranquillo mi rispose in questo momento mia sorella gli sta telefonando avvertendola che insieme a te la stiamo accompagnando all’ospedale perché non si sente bene! Aveva organizzato tutto! Ripresi a baciarla su tutto il suo corpo e come impazzito di piacere presi a leccarla tra le cosce. Lei aprì volutamente le gambe per farsi leccare per bene la fica, sentivo che godeva come una vacca e iniziavo a sentire sulla mia lingua i suoi umori. Capivo che era ora di penetrarla e così visto che l’attrezzo era già in tiro la infilai con violenza sbattendola per bene. Non so quanto tempo la stantuffai ma quando stavo per venire lei si staccò accogliendo nella sua bocca tutto il mio sperma, inghiottendolo completamente. Questo a mio marito non l’ho mai fatto! Mi disse con occhi pieni di passione. Quando arrivammo in chiesa la cerimonia era quasi finita, tutti ci chiesero notizia della sorella…

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